Il nuovo sistema pubblico di connettivitá e la nuova rete internazionale della pubblica amministrazione

Scritto da Francesco Affinito

Il D.Lgs. 28 febbraio 2005 n.42, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.73 del 30 marzo scorso, ha istituito il sistema pubblico di connettività e la rete internazionale della Pubblica Amministrazione a norma dell'art.10, legge 29 luglio 2003, n.229, sul riassetto in materia di società dell'informazione.

Il sistema pubblico di connettività, denominato "SPC", è stato creato per realizzare il coordinamento dei dati tra le amministrazioni centrali e locali e per accelerare ancor di più quel progetto che viene definito e-government, sulla base dei contenuti del documento "L'e-government per un federalismo efficiente. Una visione condivisa, una realizzazione cooperativa", approvato il 24 luglio 2003. Quindi scambio e diffusione delle informazioni, oltre che la realizzazione dei servizi integrati, sono le finalità che si propone il nuovo sistema pubblico di connettività. Proprio per tali motivi, al sistema dovranno partecipare tutte le amministrazioni pubbliche.

Il SPC viene definito dalla normativa come "l'insieme di infrastrutture tecnologiche e di regole tecniche,  per  lo  sviluppo,  la  condivisione,  l'integrazione e la diffusione  del  patrimonio  informativo  e  dei  dati della pubblica amministrazione,  necessarie per  assicurare  l'interoperabilita' di base ed evoluta e la cooperazione applicativa dei sistemi informatici e  dei  flussi  informativi, garantendo la sicurezza, la riservatezza delle   informazioni,  nonche'  la  salvaguardia  e  l'autonomia  del patrimonio informativo di ciascuna pubblica amministrazione".

Al nuovo sistema è affidato il compito di fornire i servizi di connettività necessari a soddisfare le esigenze delle amministrazioni; di garantire l'interazione tra le amministrazioni con gli altri soggetti connessi ad internet e con le reti degli altri enti, in modo da garantire la migliore erogazione dei servizi; di fornire una infrastruttura atta a consentire  l'interoperabilità, su tutto il territorio nazionale e tra tutte le reti della pubblica amministrazione; di consentire l'interconnessione delle proprie sedi per realizzare in tal modo una infrastruttura interna di comunicazione; di realizzare un progetto coerente con il mercato; di sviluppare i sistemi informatici salvaguardando nello stesso tempo la sicurezza dei dati e la riservatezza delle informazioni.

Al coordinamento e alla gestione del sistema pubblico di connettività sono preposti la Commissione di coordinamento e il CNIPA (Centro Nazionale per l'informatica nella pubblica amministrazione). La prima, composta da tredici membri con mandato biennale rinnovabile, tra i molteplici compiti, deve assicurare il raccordo tra le amministrazioni; deve approvare le linee guida, nonché le modalità operative e le procedure per la completa realizzazione del progetto; deve adeguare il modello organizzativo all'evoluzione delle nuove tecnologie. Il Cnipa, invece, è preposto alle gestione delle risorse condivise e le strutture operative relative al loro controllo e supervisione.

Entro sei mesi dalla data di entrata in vigore tutte le amministrazioni aderenti alla RUPA (Rete unitaria della pubblica amministrazione) dovranno presentare i c.d. "piani di migrazione" verso il Cnipa.

Il D.Lgs. 42/2005 istituisce inoltre la Rete internazionale delle pubbliche amministrazioni che, interconnessa al SPC, costituisce l'infrastruttura per il collegamento con gli uffici italiani all'estero. Il passaggio a tale rete dovrà essere effettuato dalle amministrazioni (che dispongano di reti internazionali) entro due anni dall'entrata in vigore del decreto. Come ovvio, anche la RIPA verrà realizzata e gestita dal CNIPA.

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