Approvato il “lodo Maccanico”

Scritto da Francesco Affinito

Via libera definitivo della Camera al ddl di attuazione dell'art. 68 della Costituzione sull'immunità, in cui è stato incluso il "lodo Maccanico", che prevede la sospensione dei processi per le 5 più alte cariche dello Stato. Per attuare la norma serve solo la firma di Ciampi: il testo prevede una deroga ai 15 giorni previsti tra la pubblicazione sulla G.U. e l'entrata in vigore.
Dunque alla fine, come previsto, si è concluso senza grossi colpi di scena (ad eccezione dell'uscita dall'Aula di parte dell'opposizione al momento del voto finale) l'iter parlamentare del ddl di attuazione dell'articolo 68 della Costituzione sull'immunità parlamentare, riformato in senso restrittivo nel 1993 sulla scorta dei fatti di Tangentopoli: i sì della maggioranza alla nuova legge sull'immunità sono stati 302, i no 17 e 13 gli astenuti.
Il provvedimento, nel quale la Cdl ha inserito, durante l'esame del testo da parte di Palazzo Madama, il "lodo Maccanico" (dal nome del parlamentare della Margherita che per primo, la scorsa estate, avanzò la proposta), ribattezzato dall'opposizione "lodo Schifani" o "legge blocca-processi", perché prevede la sospensione per le cinque più alte cariche dello Stato, di fatto fa sì che il premier Berlusconi il 25 giugno prossimo non debba presentarsi nuovamente davanti ai giudici del Tribunale di Milano, nell'ambito dello stralcio del processo Sme in cui è imputato, per proseguire le sue dichiarazioni spontanee.
La Cdl continua a chiamarlo "lodo Maccanico", dal nome del parlamentare della Margherita che per primo l'estate scorsa avanzò una proposta che prevedeva la sospensione dei processi in corso per i vertici dello Stato. Fatto sta che l'emendamento della Cdl, inserito nella riforma dell'immunità varata nel '93, comporta di fatto uno "scudo" per le cinque più alte cariche istituzionali. La legge di attuazione dell'art.68 della Costituzione nella quale è stato inserito il cosiddetto "lodo Maccanico" prevede l'immunità assoluta con sospensione dei processi in corso per il Capo dello Stato, presidenti del Consiglio, delle Camere e della Corte Costituzionale. Per i parlamentari, invece, oltre all'immunità e all'insindacabilità per le opinioni e i voti espressi nell'esercizio delle loro funzioni (salvo autorizzazione a procedere della Camera di appartenenza), è prevista l'insindacabilità anche per tutte le opinioni connesse all'attività politica, l'autorizzazione a procedere per le intercettazioni e l'utilizzo processuale delle conversazioni tra soggetti terzi e parlamentari "captate" sulle utenze telefoniche dei primi. Sono questi i cardini della legge Boato, già approvata dalla Camera, e integrata dal Senato con la norma che recepisce il cosiddetto "lodo Maccanico", cui è stato dato a Montecitorio l'ok definitivo.

Ecco in che cosa si sostanzia il c.d. Lodo Maccanico:

Primo comma
"Non possono essere sottoposti a processi penali, per qualsiasi reato, anche riguardante fatti antecedenti l'assunzione della carica o della funzione, fino alla cessazione delle medesime: il presidente della Repubblica, salvo quanto previsto dall'articolo 90 della Costituzione, il presidente del Senato, il presidente della Camera, il presidente del Consiglio dei ministri, salvo quanto previsto dall'articolo 96 della Costituzione, il presidente della Corte Costituzionale".

Secondo comma
"Dalla data di entrata in vigore - si legge nel secondo comma dell'emendamento - della presente legge sono sospesi, nei confronti dei soggetti di cui al comma 1 e salvo quanto previsto dagli articoli 90 e 96 della Costituzione, i processi penali in corso in ogni fase, stato o grado, per qualsiasi reato anche riguardante fatti antecedenti l'assunzione della carica o della funzione, fino alla cessazione delle medesime".

Terzo comma
"Nelle ipotesi - si legge nel terzo e ultimo comma dell'emendamento - di cui ai commi precedenti si applicano le disposizioni dell'articolo 159 del codice penale".

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