Class Action e tutela collettiva dei consumatori (art. 2, commi dal 445 al 449, legge 24 dicembre 2007, n. 244)

Scritto da Redazione

Con l’introduzione dell’art. 140 bis, rubricato «Azione collettiva risarcitoria», nel Codice del consumo (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206) si completa un percorso normativo che, in poco più di un decennio e sotto la regia delle istituzioni comunitarie, ha dato vita ad una vera e propria nuova branca del diritto dei rapporti interprivati, ormai nota come «diritto dei consumi». Tra i passaggi salienti del percorso, l’introduzione dell’azione inibitoria in materia di clausole vessatorie (art. 1469 sexies c.c., ad oggi trasfuso nell’art. 37 del Codice del consumo) e, a distanza di circa un biennio, delle azioni collettive introdotte con l’art. 3 della legge 30 luglio 1998, n. 281 (ad oggi trasfuse nell’art. 140 del Codice del consumo). La scelta legislativa trova oggi ulteriore conferma nei commi da 445 a 449 della legge 24 dicembre 2007, n. 244 (legge finanziaria per il 2008), con i quali è stata introdotta l’azione collettiva risarcitoria. Ed invero, tale azione non è il clone della ben nota «class action» di diritto statunitense, la quale si radica sulla legittimazione del singolo consumatore, che agisce per tutti gli appartenenti alla categoria. L’azione collettiva risarcitoria si colloca nel solco della tradizionale scelta italiana di ampliare la legittimazione degli enti esponenziali, abilitati ad esperire azioni risarcitorie e restitutorie a tutela dei diritti dei consumatori ed utenti.

Il volume è volto a fornire, in uno alla esaustiva ricognizione dei profili problematici che si sono registrati in sede di applicazione degli strumenti di tutela collettiva dei consumatori, una chiave di lettura delle norme introdotte dall’art. 2, commi dal 445 al 449, legge 24 dicembre 2007, n. 244 prospettando possibili soluzioni alle numerose questioni interpretative dalle stesse poste.

  

  

Giuseppe CHINÈ. Giudice amministrativo presso il TAR Lazio, già magistrato ordinario. Consigliere giuridico presso il Ministero delle Infrastrutture, docente presso il Master di Diritto Privato Europeo dell’Università di Roma “La Sapienza”- Facoltà di Giurisprudenza. Autore di numerose pubblicazioni in materia di diritto dei consumi, tra cui voci enciclopediche (Consumatore (tutela del), in Digesto discipline privatistiche, Torino, 1997; Contratti di massa, in Enciclopedia del diritto, Milano, 1997; Consumatore (contratti del), in Enciclopedia del diritto, 2000), contributi per trattati (Trattato di diritto privato europeo, Padova, 2003), manuali (Manuale di diritto privato europeo, Padova, 1997) e volumi collettanei (Lezioni di diritto privato europeo, Padova, 2007; Commentario al codice del consumo, Milano, 2006; I diritti dei consumatori e degli utenti, Milano, 2001). È direttore della rivista Corriere del Merito edita dall’Ipsoa.

Giuseppe MICCOLIS. Professore ordinario di diritto processuale civile nell’Università del Salento. È autore di numerosi scritti giuridici scientifici tra cui due opere monografiche dal titolo Giudizi sull’appartenenza e pignoramento. Contributo allo studio delle vicende della res litigiosa e pignorata, Bari, 1994, e L’espropriazione forzata per debito altrui, Torino, 1998. Partecipa ai comitati di redazione di alcune tra le più prestigiose riviste giuridiche italiane. È componente della Commissione sulla riforma del Codice di procedura civile ed è stato componente della Commissione sul disegno di legge sulla class action, entrambe istituite presso il Consiglio Nazionale Forense. Avvocato cassazionista dall’anno 2000, si occupa di diritto processuale civile e diritto dell’arbitrato interno e internazionale, diritto commerciale e societario, diritto fallimentare, diritto bancario e di questioni relative a strumenti e prodotti finanziari.