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La nuova disciplina del telelavoro

Scritto da Francesco Affinito

   Con l’accordo interconfederale del 9 giugno è stato definito il nuovo quadro di riferimento della disciplina del telelavoro. Tale accordo recepisce il precedente accordo-quadro europeo del 2002 e si pone come fine quello di favorire e sviluppare tale forma di lavoro così da garantire simultaneamente flessibilità e sicurezza da una parte, miglioramento della qualità del lavoro e maggiori opportunità di lavoro, anche per i disabili, dall’altra.

   Il telelavoro viene definito come “una forma di organizzazione e/o di svolgimento del lavoro che si avvale delle tecnologie dell’ informazione nell’ambito di un contratto o di un rapporto di lavoro, in cui l’attività lavorativa, che potrebbe anche essere svolta nei locali dell’impresa, viene regolarmente svolta al di fuori dei locali della stessa”. Ne viene sottolineato il carattere volontario, in quanto il telelavoro consegue ad una libera scelta sia da parte del “telelavoratore”, che da parte del datore. D’altro canto, qualora non venga previsto nella descrizione iniziale della prestazione lavorativa, il telelavoro è considerato “reversibile”, cioè in qualsiasi momento si potrà tornare a lavorare nei locali del datore di lavoro su richiesta di quest’ ultimo o del lavoratore.

   Particolari responsabilità riguardano il datore. È tenuto infatti a adottare tutte quelle misure idonee a proteggere tutti i dati utilizzati ed elaborati per fini professionali dal “telelavoratore”; deve rispettare la riservatezza dei propri dipendenti, così ogni strumento di controllo deve risultare lecito a norma del D.Lgs. 626/1994; deve garantire la fornitura, l’installazione e la manutenzione dei supporti tecnici in modo che il telelavoro venga svolto regolarmente; deve provvedere alla compensazione e alla copertura dei costi, soprattutto se questi siano connessi alla comunicazione o alla perdita o danneggiamento degli strumenti di lavoro e dei dati utilizzati dal proprio dipendente; è responsabile per la salute e la sicurezza professionale del telelavoratore in conformità alla legislazione comunitaria e nazionale oltre che ai contratti collettivi, in tale ambito il datore dovrà informare circa le politiche aziendali in materia, soffermandosi soprattutto sulla prevenzione e i rischi derivanti dall’ esposizione al video, una delle principali caratteristiche di tale tipologia di lavoro. Proprio per tale ultimo motivo, è stato esplicitamente stabilito che le rappresentanze dei lavoratori e/o le autorità competenti hanno accesso al luogo in cui viene svolto il telelavoro, se questo viene svolto nel domicilio del lavoratore, l’accesso sarà subordinato al preavviso e al consenso del lavoratore.

   Data la specificità del lavoro in questione, il telelavoratore ha il diritto a ricevere tutte le informazioni riguardanti tale professione. Tale figura viene sostanzialmente equiparata a quella del lavoratore nei locali dell’impresa. Così saranno fruiti i medesimi diritti per quanto concerne le condizioni lavorative. Anche se è il telelavoratore a gestire l’organizzazione del proprio tempo di lavoro, il carico delle prestazioni lavorative dovrà essere equivalente agli altri lavoratori; saranno garantite le stesse opportunità di accesso alla formazione e allo sviluppo della carriera; dovranno essere garantite tutte quelle misure atte a prevenire l’isolamento del telelavoratore; i diritti collettivi saranno i medesimi, così come la possibilità di partecipare attivamente nell’ambito degli organismi rappresentativi.

   Per quanto riguarda più precisamente i dati utilizzati ed elaborati dal telelavoratore, è vero che il datore di lavoro dovrà provvedere ad informare il lavoratore riguardo ogni eventuale restrizione riguardante l’uso di apparecchiature, strumenti, programmi informatici, quali internet ed alle eventuali sanzioni applicabili in caso di violazione, come stabilito dalla contrattazione collettiva, ma Il telelavoratore dovrà aver cura degli strumenti di lavoro affidatigli e sarà tenuto a non raccogliere né a diffondere materiale illegale via internet.